Recensione al volume: "Il portfolio delle competenze"
- Manuela De Noia
- 24 ott 2017
- Tempo di lettura: 1 min

Vi segnalo che sul n. 2 della rivista Bibelot: notizie dalle biblioteche toscane, è stata pubblicata una recensione di Viviana Vitari, responsabile della Biblioteca del Comune di Treviolo (BG), sul volume “Il portfolio delle competenze. Un nuovo strumento per il professionista dell’informazione” (AIB, 2017). Viviana ci regala un’interessante riflessione su questo documento o “portadocumenti”, figlio del Curriculm vitae e allo stesso tempo sua evoluzione. Un nuovo modo per il professionista di raccontarsi con stile argomentativo, di far conoscere la propria storia e mostrare prima a se stesso e poi al futuro datore di lavoro le competenze acquisite: “Il portfolio è una sorta di realtà aumentata che non replica Facebook, né necessita di device performanti. Non dipende più da un algoritmo di Internet che anticipa già chi siamo e cosa ci piace. Magari senza farci fare lo sforzo di pensare e di ripensarci. Ci chiede di regalarci un’immagine di noi stessi, un’immagine che confermi la nostra idea di professione. Troll affaccendati o supereroi dell’informazione? In ogni caso sicuramente cittadini dentro una democrazia connettiva, capaci di registrare i fatti della nostra vita e di reinserirli in una visione più globale di senso. Il mondo è un insieme di fatti, non di cose”.
Il testo completo della recensione lo trovi qui.
Comments